CSEN cresce

Malgrado la crisi il CSEN cresce

di Francesco ProiettiFrancesco_Proietti_250x250

Presidente Nazionale CSEN

Senza dubbio, i primi mesi di quest’anno per i cittadini italiani sono stati i più difficili dagli anni ’70. Difficili sotto ogni profilo di vita quotidiana, in cui tutto è stato scandito dalla recessione che ha bloc-cato ogni stimolo a fare di più, perché non c’erano le condizioni e né tanto meno la voglia. Di fronte all’allontanarsi delle leve di sovranità, si è perso il senso dell’integrazione europea che è stata vista come il fattore degenerante dell’attuale crisi sociale che attanaglia tutti gli strati della società civile. Si è persa la fiducia nei mercati ed è scomparsa la sussidiarietà, l’unica forza che regola la solidarietà.

C’è stato il tramonto della rappresentanza identitaria e il sorgere della rappresentanza di scopo, si sono affievolite le rivendicazioni di trasparenza e di moralità in politica che avevano caratterizzato le campagne elettorali. Il sociale, dunque, rimane al palo con una riduzione netta delle risorse economiche ed un accre-sciuto carico di impegni verso quanti hanno perso il lavoro e la speranza di un futuro.

In questa ottica il CSEN ha cercato, nel proprio ambito sportivo, di andare incontro alle esigenze del territorio, potenziando le attività di base, talvolta a costi ridotti, ma dando un segnale netto che sulla breccia c’eravamo e come, con l’impegno di sempre, con la forza delle idee per un messaggio ed una testimonianza di essere vicini, con lo sport e con il sociale, a quanti vivono questi momenti difficili.

E’ certo, comunque, che i prossimi mesi saranno duri per tutti. Da parte nostra, pur nelle difficoltà organizzative determinate da una riduzione delle risorse economiche, cercheremo di far fronte agli impegni, tenendo ferma la barra organizzativa e cercando di consolidare i numeri delle Associazioni Sportive Dilettantistiche affiliate registrate al CONI, per permanere nel primato degli Enti di Promozione Sportiva.